Riusciremo a vedere un orso, magari un grizzly, anche solo da lontano attraverso un binocolo? A questo aspiravamo, senza neanche lontanamente immaginare cosa ci attendeva. Ma incominciamo dall’inizio. Anni fa mio marito ed io decidemmo di regalarci una vacanza davvero speciale. Da tempo desideravamo recarci in British Columbia , Canada, per immergerci finalmente, anche se solo per il tempo di una qualche settimana, nella wilderness del Nord d’America.
Fummo subito ammaliati dalla bellezza e dalla forza della natura della costa occidentale canadese. Le ultime foreste pluviali temperate ancora presenti sul nostro pianeta,
dimora naturale di una ricca fauna selvaggia, stupende! Le aquile dalla testa bianca che ogni giorno potevamo ammirare in volo, le balene che giungevano in superficie sulle placide acque su cui si lasciavano dondolare le pulcinelle d’acqua. Gli orsi neri, madre e figlio, che attraversarono la strada di fronte alla corriera in cui viaggiavamo per raggiungere Tofino. Le foche, i procioni, le stupende oche canadesi, le rondini e quei meravigliosi paesaggi dove la natura ancora si esprime con tutta l’intensità di cui è capace.
Ricordo la gioia immensa che vivevo ogni giorno di fronte a tanta bellezza. La bellezza di sentirmi parte di un tutto che si esprime attraverso ciò che vive. Ma certamente non potevo neanche immaginare quella che, a buon titolo, posso oggi considerare una delle esperienze più intense delle mie relazioni con gli animali.
Khutzeymateen, estuario naturale della costa nord della British Columbia, da millenni dimora naturale dei nativi americani Tsimshian, è un parco istituito nel 1994 e destinato a santuario per preservare e proteggere gli orsi grizzly e il loro habitat. Una volta ottenuto il permesso dell’ente parco e l’affidamento a una guida autorizzata, ci si arriva solo dal cielo con piccoli idrovolanti o dall’oceano in barca.
L’incanto dell’alba e del tramonto nel silenzio della natura e l’intensa emozione di trovarci a tu per tu con gli orsi grizzly che vivono lì in condizioni di totale libertà, nella possibilità di esprimere la loro “essenza di essere orso”. La ricerca del cibo, la difesa del territorio, i rituali di corteggiamento, il gioco, l’interazione tra le varie specie, tutto avviene secondo natura a Khutzeymateen. Un luogo sacro.
E’ così che ci fu possibile fare la nostra prima, allora inconsapevole, esperienza di comunicazione telepatica con gli animali. Grazie alla sensibilità della guida e assieme ai cinque biologi canadesi con cui abbiamo condiviso momenti indimenticabili, abbiamo fatto esperienza di una prossimità con gli orsi grizzly che va ben oltre la vicinanza fisica.
L’attenzione ai movimenti del nostro corpo, il respiro calmo e profondo, la gentilezza nei gesti e nelle espressioni, il silenzio con cui a loro ci relazionavamo, erano il riflesso di ciò che la nostra mente ma, soprattutto, il nostro cuore sperimentava e esprimeva.
Una gioia immensa. Essere lì con loro, pacificamente, guardandoci negli occhi mentre acquisivamo consapevolezza del legame d’amore che permetteva il dispiegarsi di un’esperienza così vera, così intensa. Un’esperienza accessibile a chiunque si ponga, con rispetto, in ascolto dell’”altro” per scoprire l’Uno che tutto unisce.
Senza averne piena coscienza, stavamo comunicando telepaticamente con quei magnifici plantigradi che sono gli orsi grizzly. Stavamo dicendo loro che di noi potevano fidarsi, che li ammiravamo in tutta la loro magnificenza, che ci sentivamo onorati che ci concedessero la possibilità di partecipare, intimamente, a momenti della loro vita, del loro esistere su questo pianeta, del loro sentire, di cui anche noi facevamo parte.
Non solo un’indimenticabile, emozionante tappa di avvicinamento alla comunicazione telepatica consapevole con gli animali. Khutzeymateen fu un’intensa esperienza di comunione con tutto ciò che vive e trova espressione su questo pianeta. Un’esperienza che ha segnato il nostro sentire. Siamo venuti al mondo per amare.
Nicoletta Toniutti – Comunicatrice telepatica con gli animali
Lascia un commento